sabato 17 novembre 2012

ACCHIAPPA LA CAPRA

Una delle cose cose che mi piace particolarmente fare è fantasticare, guardando Google Earth, su nuovi luoghi da vedere (i viaggiatori del passato usavano mappamondi oggi invece ...).

Recentemente, su una rivista per moto, ho letto un reportage sul Kazakistan dove si raccontava, anche con fotografie, di viaggi nel deserto e di pozzi di gas-metano infuocati utilizzati dai nomadi per scaldarsi: fantastico, roba da vedere.

Letto e deciso che, fatti salvi eventuali cambi d'idea considerato che il prossimo viaggio sarà forse nel luglio del 2013, la mia futura meta sarà il Kazakistan 

Visto che ho deciso la  meta, inizio a raccogliere qualche informazioni partendo da usanze varie e trovo Acchiappa la Capra.

... ma cos'è davvero il Buzkashi?


Sostanzialmente è uno sport equestre dove i giocatori si contendono una carcassa di capra chiamata boz che, una volta presa,  va lanciata in un area predefinita.

Originariamente erano "tutti contro tutti" poi lo "sport" si è evoluto ed i contendenti oggi sono raggruppati in due squadre.

Questo è il "buzkashi" o "acchiappa la capra".

Roba forte.

Le regole sono, anzi di fatto non ci sono perchè i giocatori possono colpirsi tra loro e possono colpire anche i cavalli.

Per noi è un gioco incomprensibile, troppo violento, ma sembra che risalga addirittura ai tempi di Gengis Khan, però all'epoca al posto, della capra, c'erano i prigionieri catturati in battaglia.

Mai giudicare ... forse ma anche e, vabbè, chissà

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Il “Buzkashi” (che significa acchiappa la capra) è un gioco spettacolare, avvincente e spesso violento svolto principalmente da popolazioni turche nel nord dell’Afghanistan. Intorno agli anni ’80 e i primi dei ’90, il Buzkashi è stato giocato tra i rifugiati afghani vicino Chitral Peshawar in Pakistan, dove però prende le distanze dal Polo pakistano. Il gioco ha due forme principali di gioco: c’è il tradizionale gioco-base, chiamato “tudabarai” e quello più moderno e politicizzato chiamato “qarajaj”. In entrambi l’azione centrale è piuttosto simile: dei cavalieri su cavalli grandi e forti si sfidano nel cercare diafferrare la carcassa di una capra o di un vitello, cercando di sollevarla dal terreno senza smontare e spesso a grande velocità. Colui che mantiene il controllo esclusivo sulla carcassa durante il tragitto può correre verso la vittoria. Anche se è considerato in primo luogo un divertimento ludico, il Buzkashi ha anche un aspetto implicitamente politico in cui il mecenate o sponsor cerca di farsi valere per poi ottenere un maggior controllo degli eventi. Oggi è lo sport nazionale dell’Afghanistan. Di solito è possibile assistere al Buzkashi tutti i venerdì nei villaggi o anche nelle città, soprattutto in inverno.

COME SI GIOCA

Il “Buzkashi” viene giocato su un grande campo, anche di due chilometri, da due squadre di cavalieri chiamati “chapandoz”. Lo scopo è di impadronirsi della carcassa della capra e di lanciarla oltre a un segno di demarcazione o all’interno di un’area definita. Non esistono regole scritte, sono per di più tramandate e frutto di una lunga tradizione. È ad esempio concesso sia colpire il cavallo avversario, o anche il cavaliere, con il frustino, che spingersi e strattonarsi. Inoltre, nessuno può legare la carcassa della sua sella o colpire l'avversario sulla mano per strappare la capra.  Tuttavia, queste norme non siano rigorosamente osservate nelle partite locali. Questo fa del Buzkashi uno sport sostanzialmente violento, anche se lo scopo principale non è solamente quello di danneggiare l’avversario.

Benché le regole siano poche e semplici, c’è una preparazione particolare per la capra prima dell’inizio della gara. La carcassa viene infatti imbevuta in acqua fredda per 24 ore, in modo da indurirla. Di solito la capra viene decapitata, le gambe mozzate al di sotto delle ginocchia e le interiora svuotate e riempite di sabbia. Poi viene scavato una piccola buca sul terreno e viene adagiata la capra all’interno. La buca è circondato da un cerchio fatto con la calce viva chiamato “hallal”, che significa “cerchio della giustizia”, e alla sua sinistra e alla sua destra ci sono dei pali. Ad un determinato segnale, i cavalieri iniziano la sfida cercando di afferrare velocemente la capra al centro del buco e devono correre, evitando i colpi e le aggressioni degli altri cavalieri, a rilasciarla in un altro cerchio disegnato a terra. Colui che ci riesce è il vincitore.

Gli chopendoz vincitori sono premiati con chapan, turbanti, contanti o fucili e sono trattati con grande rispetto e considerati membri onorari della società afghana. Il loro cappello di pelliccia di volpe è il più alto onore per un giocatore.

ORIGINI

Originariamente il Buzkashi  era un antico gioco giocato in Afghanistan risalente ai tempi di Gengis Khann. Si giocava per lo più nel nord dell'Afghanistan, nelle province di MaimanaMazar-i-Sharif, e Kataghan. Come regola generale, le donne non erano autorizzate a guardare. Anche quello che succede oggi all’interno della gara è cambiato notevolmente: in tempi passati poteva accadere che un chopendoz accoltellasse il cavallo dell’avversario e cercasse di farlo finire sotto gli zoccoli dei cavalli. Anche i campi erano molto più grandi: in alcune delle prime competizioni i cavalieri potevano correre anche per tre giorni consecutivi.
Oggi il Buzkashi è un po’ più civile, ma coloro che cavalcano sono ancora uomini dalla pelle dura.

BUZKASHI E LA SOCIETA’
Il  Buzkashi è una parte di vita in Afghanistan: dominano i valori maschili e le qualità che sono importanti in guerra vengono apprezzate. Il Buzkashi è una imitazione della guerra in una società dove la guerra ha devastato nel corso degli ultimi 25 anni. Per molti dei signori della guerra aggressiva, il Buzkashi è un'arena in cui possono dimostrare quello che sono per ottenere il rispetto di cui hanno bisogno. Ogni uomo con ambizioni nella società afgana, deve dimostrare le sue abilità in Buzkashi. Persino Karzai è salito su un cavallo per convincere il popolo afghano delle sue capacità, ma non avendo avuto il coraggio di affrontare gli scontri più intensi non è diventato un rispettato chapendoz.

Jacopo Lubich
http://natgeoadventure.tv

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